violenza donneL'Inps ha emanato la circolare per gli sgravi contributivi previsti dalla Legge di Bilancio 2024 per l'assunzione delle donne vittime di violenza. 

Si tratta di una misura che prevede uno sconto del 100% dei contributi, fino ad un massimo di 8mila euro annui, per le aziende private che assumono donne vittime di violenza, inserite in un percorso di uscita dai maltrattamenti certificato dai centri antiviolenza riconosciuti, a tempo determinato e indeterminato, a tempo pieno o parziale e le trasformazioni da tempo determinato a indeterminato.

Per accedere al beneficio, la donna deve essere disoccupata al momento dell’assunzione e percettrice del Reddito di Libertà.
I benefici sono così erogati:

  • assunzioni a tempo indeterminato per 24 mesi;

  •  assunzioni a tempo determinato per 12 mesi, ovvero per la durata del rapporto di lavoro fino a un massimo di dodici mesi;
  • trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto a termine, sia già agevolato che non agevolato, per 18 mesi a partire dalla data dell’assunzione a tempo determinato.

L’agevolazione parte dal primo gennaio del 2024 e rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2026, ma potranno richiederne i benefici anche le donne che hanno percepito il reddito di libertà nel 2023.

Il fatto che il beneficio sia destinato solo alle donne che percepiscono il Reddito di Libertà, secondo la Cgil, è una scelta limitativa del governo, “perché - afferma in una nota il Sindacato - si tratta di una misura che copre solo parte delle domande presentate”. Per questo, il Sindacato si impegna a chiedere che la norma sia estesa anche a chi ha fatto domanda, ma questa è rimasta inevasa per la fine dei fondi stanziati in quell’anno”.