AMIANTO 2L’INAIL di Reggio Emilia, a seguito del ricorso presentato dal Patronato INCA CGIL di Reggio Emilia e dal Dr. B. Gambarini, ha riconosciuto la malattia professionale per “mesotelioma pleurico dx” ad un lavoratore impiegato presso una fonderia specializzata nella produzione di pompe idrauliche per uso agricolo.

Il lavoratore aveva dichiarato di occuparsi del trasporto di sacchi di amianto, scaricati dai camion e accumulati in fonderia, per poi essere caricati manualmente in carriole e versati negli stampi dei forni per la produzione di manufatti. Inoltre, aveva riferito un’elevata polverosità nei reparti dell’azienda e l’assenza di sistemi di aspirazione.

In un primo momento, l’INAIL aveva respinto la richiesta, motivando la decisione con l’assenza di evidenze documentali sull’utilizzo di amianto.

Secondo l’Istituto, né la documentazione presentata, né le verifiche effettuate presso l’Area Datori di Lavoro INAIL, né le informazioni raccolte dallo SPSAL dell’AUSL di Reggio Emilia dimostravano la presenza di amianto o una possibile esposizione.

Inoltre, non risultavano premi assicurativi versati per l’utilizzo di asbesto e silice.

Tuttavia, dopo il ricorso, l’INAIL ha riesaminato il caso e riconosciuto un danno del 90%.

Dal verbale della collegiale, si legge che il caso è stato rivisto alla luce delle valutazioni dello SPSAL, che lo ha classificato come "mesotelioma probabile secondo i criteri RENAM".

L’analisi ha infatti evidenziato che il lavoratore "ha prestato servizio dal 1964 al 1968 in un’azienda che produceva manufatti in cemento-amianto; ha avuto altre potenziali esposizioni presso un’altra azienda, dove era presente amianto nel rivestimento dei forni a cui aveva accesso e ha lavorato in precedenza come riparatore di trattori, con possibili ulteriori esposizioni".

È importante sottolineare che, nella fase iniziale della domanda, la raccolta anamnestica effettuata dall’INAIL è risultata poco accurata.

Infatti, solo dopo il ricorso dell’INCA, l’Istituto ha approfondito la storia lavorativa dell’interessato, portando alla luce ulteriori informazioni sulle esposizioni all’amianto, fondamentali per il riconoscimento della malattia professionale.